Nel cuore
di chi odora la vita,
un fiume
apre il passo.
Scuote ossa,
muove dita.
Corre il risveglio,
disegnando
al suo passaggio
un letto caldo,
lento massaggio.
L’uomo
che si arrende,
prima del finale di
partita,
ama.
Ed è salvo.
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