Volete venire con me? Vi
porto dove è già successa la catastrofe, dove sono crollate le strutture che
hanno fatto fuori quasi tutti. Sono sopravvissuti in pochi. Che tonfo sordo.
Una civiltà è crollata come un castello di carta fra il cinguettio degli
uccellini e il gracchiare delle cornacchie. La polvere ha oscurato il cielo per
giorni, poi si è posata e il Sole è tornato a splendere riempendo un silenzio
dimenticato da millenni. All’inizio, si è creduto non fosse rimasto più
nessuno, poi dai sotterranei sono usciti di nuovo gli uomini. Pochi
sopravvissuti. Impauriti, increduli, ma vivi. Hanno ricominciato ad accendere
il fuoco per scaldarsi. Per internet e il condizionatore ci sarà da aspettare
parecchio. Le donne sembrano quelle che hanno assorbito meglio il colpo. Si
danno da fare con quello che c’è e riescono a tirare su il morale ai maschi.
Neanche questo armageddon ha colmato il divario, rimangono le più evolute. Gli
unici che però paiono davvero a proprio agio sono i bambini. Hanno gambette
agili sopra le macerie e inventano giochi che neanche la playstation. Per buona
parte del tempo, si sta col naso per aria a scrutare i frutti degli alberi.
Pare sia tutto più buono adesso. Una mela, un fico maturo, una pesca
succulenta. Il dubbio però è che forse non è merito della frutta, quanto dell’attenzione
che viene loro dedicata. Con tutto questo silenzio e con i supermercati sepolti
nel mondo che non c’è più, raccoglierla e mangiarla dagli alberi viene
ringraziato nel cuore che neanche andare a messa era così sentito. Certo, fa un
po’ freddo la notte e bisogna stare vicini e al riparo, ma la gente ha
ricominciato a parlarsi intorno al fuoco. Si raccontano storie fino a che i
bambini non crollano fra le braccia delle proprie madri. Qualcuno canta a
volte. L’altra settimana hanno preso un piccolo cervo. Hanno chiesto il
permesso al Grande Spirito prima di ucciderlo e gli hanno offerto la sua anima
dopo averla ringraziata. C’è però fra chi si è salvato, qualcuno che ha
ricominciato a saccheggiare e uccidere. Il più vecchio del gruppo ha detto che
lo Spirito non si è ancora placato e che forse a breve pioverà e non smetterà
più. Qualcuno ha cominciato a costruire una grande nave di legno con una stiva
gigantesca. E no, eh.